Art.
21.
Finanza di progetto e aree cimiteriali
1. Dopo l'articolo 27 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, è inserito
il seguente:
"Art. 27 bis. - Aree cimiteriali. - 1.
All'articolo 37 bis della legge 11 febbraio 1994, n. 109, è aggiunto il
seguente comma:
"3. Per gli ampliamenti di aree cimiteriali ed interventi nelle stesse,
la competenza a ricorrere allo strumento della finanza di progetto è attribuita
all'organo esecutivo della stazione appaltante, il quale delibera anche in deroga
ai termini di cui al presente articolo."".
Art.
22.
Ricorso a trattativa privata
1. All'articolo
34 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, sono apportate le seguenti
modifiche:
a) i commi 1 e 4 sono abrogati;
b) il comma 2 è così sostituito:
"2. Nelle more dell'approvazione dei regolamenti di cui agli articoli
31 e 32, anche in deroga all'articolo 8 della legge regionale 10 dicembre 2001,
n. 20 e successive modifiche ed integrazioni, il ricorso alla trattativa privata
per l'affidamento degli appalti di cui agli articoli 31 e 32 è consentito senza
previa autorizzazione, per importi non superiori a 25.000 euro.".
Art.
23.
Pubblicità
1. All'articolo
35 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, le parole "di cui agli
articoli 31 e 32" sono sostituite con le parole "di cui agli articoli
31, 32 e 33".
Art.
24.
Espropriazioni ed occupazioni
1. All'articolo
36 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, è aggiunto il seguente comma:
"2. Sino all'entrata in vigore del decreto di cui al comma 1 continuano
ad applicarsi le vigenti leggi regionali in materia di espropriazioni ed occupazioni
anche se formalmente abrogate con la presente legge".
Art.
25.
Autorizzazione stipula contratti di fornitura di beni e servizi e noli a
freddo
1. All'articolo
21 della legge regionale 13 settembre 1999, n. 20, è inserito il seguente
comma:
"3 bis. Le disposizioni di cui al presente articolo, nonché quelle di cui
all'articolo 18 della legge 19 marzo 1990, n. 55, si applicano anche alle forniture
di beni o servizi ed ai noli a freddo, limitatamente a quei settori che, sentite
le prefetture, dal Presidente della Regione, l'Assessore regionale per i lavori
pubblici renderà noti annualmente per ciascuna provincia".
Art.
26.
Interpretazione autentica
1. Il comma
2 dell'articolo 41 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, è interpretato
nel senso che l'espressione "bandi di gara già approvati dall'organo esecutivo
competente" deve essere riferita ad opere già finanziate o comunque provviste
di copertura finanziaria; tale espressione ricomprende, altresì, tutti i procedimenti
nonché i contratti, anche in corso, discendenti dai predetti bandi di gara "già
approvati" per i quali continua ad applicarsi la disciplina previgente
in materia, anche se formalmente abrogata dalle disposizioni di cui all'articolo
42 della citata legge regionale 2 agosto 2002, n. 7.
Art.
27.
Modifiche all'articolo 41 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7
1. All'articolo
41 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, sono apportate le seguenti
modifiche:
a) il comma 6 è sostituito dal seguente:
"6. Le disposizioni relative alle spese per la gestione degli impianti
di dissalazione di cui è titolare l'Amministrazione regionale continuano ad
applicarsi anche dopo l'attivazione del servizio idrico integrato. Il disposto
di cui all'articolo 3 della legge regionale 15 novembre 1982, n. 134, nel testo
previgente alle modifiche introdotte con l'articolo 88 della legge regionale
16 aprile 2003, n. 4, continua ad applicarsi fino alla data di attivazione della
gestione dei sistemi acquedottistici sovrambito.";
b) alla fine del comma 8 è aggiunto il seguente periodo:
"In tal caso il responsabile del procedimento deve attivare le procedure
per l'adeguamento del capitolato speciale di appalto alle previsioni della presente
legge.";
c) dopo il comma 8 sono aggiunti i seguenti:
"9. Le competenze ad esprimere pareri tecnici sulle perizie di variante
e/o suppletive, sui nuovi prezzi e sulle riserve dell'appaltatore, nonché sugli
atti di contabilità finale e di collaudo, per i lavori sottoposti alla disciplina
previgente alla presente legge rimangono ascritte agli organi tecnici individuati
dall'articolo 3 della legge regionale 2 settembre 1998, n. 21, anche se formalmente
abrogato.
10. Fino al 31 dicembre 2003, nell'elenco annuale di cui all'articolo
8 e nei programmi di spesa regionali, di cui all'articolo 9, possono essere
incluse opere dotate di progetti di massima già muniti di tutte le autorizzazioni
e dei pareri acquisiti prima dell'entrata in vigore della presente legge.
11. Per gli interventi connessi all'attuazione del POR 2000-2006, nel
caso di incarichi di progettazione già espletati, la direzione dei lavori può
essere affidata allo stesso progettista, anche in deroga ai limiti di cui all'articolo
11, comma 1, sub "articolo 17", capoverso 13, con le modalità di cui
al capoverso 11 del medesimo articolo, ma entro le soglie di importo di cui
all'articolo 1 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157.
12. Nel caso di incarichi di progettazione già espletati, la direzione
dei lavori si affida agli stessi professionisti anche in deroga alle soglie
di importo previste dal comma 13 dell'articolo 11 della presente legge.".
Art.
28.
Norme transitorie in materia di finanza di progetto
1. Dopo l'articolo
41 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, è inserito il seguente:
"Art. 41 bis. - Norme transitorie in materia di finanza di progetto.
- 1. I procedimenti avviati con offerte di finanza di progetto presentate alla
data di entrata in vigore della presente legge, ai sensi del comma 4 dell'articolo
42 ter della legge regionale 29 aprile 1985, n. 21, introdotto dall'articolo
21 della legge regionale 8 gennaio 1996, n. 4, devono essere conclusi secondo
le disposizioni dell'articolo 42 ter medesimo. Entro trenta giorni dall'entrata
in vigore della presente legge i promotori devono confermare l'attualità e validità
della proposta presentata, pena la decadenza delle proposte non confermate.
2. Entro 120 giorni dall'entrata in vigore della presente legge le amministrazioni
aggiudicatrici valutano la fattibilità delle proposte sotto il profilo costruttivo,
urbanistico ed ambientale, nonché della qualità progettuale, della funzionalità,
della fruibilità dell'opera, dell'accessibilità al pubblico, del rendimento,
del costo di gestione e di manutenzione, della durata della concessione, delle
tariffe da applicare, anche alla luce dell'adeguamento ISTAT delle stesse, a
far data dalla presentazione della promozione, della metodologia di aggiornamento
delle stesse, del valore economico e finanziario del piano e del contenuto della
bozza di convenzione; altresì verificano l'assenza di elementi ostativi alla
loro realizzazione ed, esaminate le proposte, sentiti i promotori, provvedono
ad individuare quelle che ritengono di pubblico interesse.
3. Valutate le proposte, entro i successivi trenta giorni, l'ente deve
dare comunicazione scritta ai promotori dell'esito della valutazione della proposta.
4. In assenza di comunicazione, entro il termine di cui al comma 3, la
proposta è ritenuta assentita e l'ente deve concludere il procedimento ai sensi
dei commi 7 e seguenti dell'articolo 42 ter della legge regionale 29 aprile
1985, n. 21.".
Art.
29.
Campionati militari settembre 2003
1. Al fine di garantire il regolare svolgimento a Catania dei campionati
militari del settembre 2003, gli interventi funzionali al restauro ed alla conservazione
del Castello Ursino, di competenza della Soprintendenza dei beni culturali ed
ambientali, sono dichiarati indifferibili ed urgenti e per essi il limite di
cui all'articolo 20, comma 1, sub "articolo 24 bis", capoverso 1,
della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 è elevato a 600.000 euro.
Art.
30.
Abrogazioni
1. L'articolo
42 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, come modificato dai commi
12 e 13 dell'articolo 63 della legge regionale 23 dicembre 2002, n. 23, è sostituito
dal seguente:
"Art. 42. - Abrogazione di norme. - 1. Sono abrogati: la legge regionale
2 agosto 1954, n. 32 e successive modifiche ed integrazioni; la legge regionale
20 settembre 1957, n. 53 e successive modifiche ed integrazioni; la legge regionale
18 novembre 1964, n. 29 e successive modifiche ed integrazioni; la legge regionale
25 luglio 1969, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni, con esclusione
degli articoli 1, 3, 14 e 18; l'articolo 23 della legge regionale 8 marzo 1971,
n. 5; gli articoli da 1 a 3 e l'articolo 14 della legge regionale 31 marzo 1972,
n. 19; gli articoli da 5 a 23, 29, 32, 33, 34, 36, 37 e 38 della legge regionale
10 agosto 1978, n. 35; la legge regionale 29 aprile 1985, n. 21, con esclusione
dell'articolo 7, dell'articolo 16, commi 1, 2, 4, 5, 6, dell'articolo 27 e dell'articolo
30; la legge regionale 12 gennaio 1993, n. 10, ad eccezione del capo I e dell'articolo
60; gli articoli da 150 a 152 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 25;
gli articoli da 1 a 11 della legge regionale 7 giugno 1994, n. 19; gli articoli
da 1 a 4 della legge regionale 10 gennaio 1995, n. 10; gli articoli da 1 a 14
e da 16 a 22 della legge regionale 8 gennaio 1996, n. 4; gli articoli da 1 a
20 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 22; l'articolo 11, comma 9, della
legge regionale 30 marzo 1998, n. 5; gli articoli 1, 2 e 3 della legge regionale
2 settembre 1998, n. 21; l'articolo 100, commi 2 e 3, della legge regionale
3 maggio 2001, n. 6; gli articoli 44 e 120 della legge regionale 26 marzo 2002,
n. 2.
2. Sono altresì abrogate tutte le altre disposizioni normative e regolamentari
regionali, generali e speciali, in contrasto o, comunque, incompatibili con
la presente legge. Restano valide le disposizioni dell'articolo
94 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, nonché le disposizioni della
legge regionale 15 maggio 2002, n. 4 e quelle dell'articolo 9 della legge regionale
23 dicembre 2000, n. 32.".
Art.
31.
Testo coordinato
1. Il testo della legge 11 febbraio 1994, n. 109, coordinato con le norme
sugli appalti di cui alla presente legge e con le vigenti leggi regionali di
modifica, sostituzione ed integrazione in materia, è pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Regione siciliana contestualmente alla pubblicazione della
presente legge.
Art.
32.
Prevenzione rischio sismico
1. Al fine di snellire le procedure previste dalla legge 2 febbraio 1974,
n. 64, ai sensi dell'articolo 20 della legge 10 dicembre 1981, n. 741 non si
rende necessaria l'autorizzazione all'inizio dei lavori prevista ai sensi dell'articolo
18 della suddetta legge 2 febbraio 1974, n. 64.
2. Ferma restando la responsabilità del progettista, del direttore dei
lavori, dell'impresa e del collaudatore statico, qualora operante in corso d'opera,
circa l'osservanza delle norme sismiche adottate per la progettazione ed esecuzione
dei lavori, questi possono essere comunque avviati, dopo l'attestazione di avvenuta
presentazione del progetto rilasciata dall'Ufficio del Genio civile, ai sensi
dell'articolo 17 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, il quale deve comunicare
all'impresa il nominativo del responsabile o dei responsabili del procedimento
relativo all'autorizzazione.
3. Ai sensi dell'articolo 4 della legge regionale 6 luglio 1990, n. 11,
l'Ufficio del Genio civile deve comunque completare l'istruttoria della richiesta
di autorizzazione entro 60 giorni dall'istanza. In caso di richiesta di integrazioni
di atti, che deve avvenire in un'unica soluzione, l'Ufficio deve pronunciarsi
entro 15 giorni dalla ricezione degli atti.
4. Fatta salva la responsabilità del funzionario dell'Ufficio designato
quale responsabile dell'istruttoria, l'autorizzazione si intende resa, in mancanza
di motivato provvedimento di diniego, secondo le procedure previste nel presente
articolo.
5. Le varianti che nel corso dei lavori si dovessero introdurre alle opere
previste nel progetto originario seguono le medesime procedure dei progetti
di cui ai commi 1, 2 e 3.
6. La certificazione prevista dall'articolo 28 della legge 2 febbraio
1974, n. 64 viene rilasciata dagli uffici del Genio civile, sulla scorta delle
certificazioni del direttore dei lavori e del collaudatore statico responsabili
dell'osservanza delle norme sismiche vigenti, entro 45 giorni dalla data del
ricevimento della richiesta; decorso tale termine la stessa si intende comunque
resa.
(Vedi Circolare Ass.to LL.PP. 6 giugno 2003)
1.
L'articolo 93 del Testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775, trova applicazione
nel territorio della Regione con le seguenti integrazioni:
a) le ricerche idriche per gli usi di cui al presente articolo devono
essere preventivamente comunicate al competente Ufficio del Genio civile;
b) la mancata comunicazione comporta l'applicazione della sanzione amministrativa
prevista dall'articolo 219 del Testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775, come integrato
dall'articolo 14 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4.
Art.
34.
Controlli
1. Nelle more della definizione delle procedure di cui all'articolo 23
della legge regionale 27 aprile 1999, n. 10 e successive modifiche ed integrazioni,
il sistema di cui ai commi 3 e 4 dell'articolo 20 della legge regionale 14 settembre
1979, n. 212 cessa di applicarsi all'Ente acquedotti siciliani.
Art.
35.
Nucleo valutazione progetti investimenti produttivi
1. Ai fini della valutazione degli atti tecnico-contabili e delle procedure
di esecuzione dei progetti ammessi ai benefici della legge regionale 18 agosto
1978, n. 37 e successive modifiche ed integrazioni, il Nucleo di valutazione
di cui al comma 4 dell'articolo 22 della legge regionale 1 settembre 1993, n.
25, è integrato, con provvedimento dell'Assessore competente, da tre tecnici
in possesso di laurea in ingegneria e/o architettura con almeno dieci anni di
iscrizione all'albo professionale, scelti su terne segnalate dai rispettivi
ordini. Qualora l'esame dei progetti riguardi esclusivamente la verifica in
corso d'opera e/o finale degli atti tecnico-contabili e delle relative procedure,
il Nucleo di valutazione si ritiene validamente riunito con la presenza almeno
dei componenti tecnici di cui al presente articolo, ai quali spetta lo stesso
trattamento economico previsto per gli altri componenti.
Art.
36.
Limiti densità fondiaria per le concessioni edilizie
1. Nelle zone territoriali omogenee A e B, le concessioni edilizie di
cui all'articolo 41 quater della legge 17 agosto 1942, n. 1150, non possono
superare i limiti di densità fondiaria fissati dall'articolo 7 del D.M. 2 aprile
1968, n. 1444. Sono fatte salve le concessioni edilizie già rilasciate in conformità
a detti limiti di densità edilizia fondiaria.
Art.
37.
Cessioni strade a fondo cieco
1. Senza pregiudizio per successive prescrizioni degli strumenti urbanistici,
i comuni possono cedere in uso esclusivo ai privati frontisti, con oneri di
manutenzione a carico degli stessi, stradelle a fondo cieco, purché di larghezza
inferiore a metri quattro e di lunghezza inferiore a metri cento.
Art.
38.
Insediamenti produttivi in verde agricolo
1. Al comma 3 dell'articolo 89 della legge regionale 3 maggio 2001, n.
6 e successive modifiche ed integrazioni le parole "quando tali finanziamenti
non siano a carico della finanza derivata" sono sostituite dalle parole
"da realizzarsi con fondi propri".
Art.
39.
Immobili esistenti nelle zone "B" delle riserve naturali
1. All'interno delle zone B delle riserve naturali istituite ai sensi
della legge regionale 6 maggio 1981, n. 98, nelle more dell'approvazione dei
piani di utilizzazione previsti dall'articolo 22 della legge regionale 6 maggio
1981, n. 98, come sostituito dall'articolo 23 della legge regionale 9 agosto
1988, n. 14, è consentito, in deroga ai rispettivi regolamenti delle riserve
ed al comma 6 dell'articolo 10 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16 e
successive modifiche ed integrazioni e nei limiti della cubatura massima prevista
per le zone E a verde agricolo ai sensi del decreto ministeriale n. 1444 del
1968, recuperare ed ampliare gli immobili esistenti ai fini della realizzazione
di attrezzature igienico-sanitarie ove inesistenti e di pertinenze nel rispetto
del comma 3 dell'articolo 7 della legge regionale 6 maggio 1981, n. 98, come
sostituito dall'articolo 6 della legge regionale 9 agosto 1988, n. 14.
Art.
40.
Gestione riserva lago di Pergusa
1. All'articolo 13 della legge regionale 3 ottobre 1995, n. 71, è aggiunto
il seguente comma:
"4. In deroga al regolamento per la gestione della riserva di cui
ai commi precedenti è consentita l'attività motoristica sportiva dal 15 marzo
al 30 ottobre. E' altresì consentita la realizzazione di strutture turistico-ricettive
per le quali si applica la disposizione di cui al comma 2 dell'articolo 89 della
legge regionale 3 maggio 2001, n. 6.".
Art.
41.
Edilizia economica e popolare
1. I programmi costruttivi di cui all'articolo 25 della legge regionale
6 aprile 1996, n. 22, devono rispettare i limiti di fabbisogno per l'edilizia
residenziale pubblica comunque indicati ai sensi del terzo comma dell'articolo
16 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71, previsti dagli strumenti urbanistici
vigenti.
Art.
42.
Attività edilizia nei boschi e nelle fasce forestali
1. All'articolo 10 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, come sostituito
dall'articolo 3 della legge regionale 19 agosto 1999, n. 13 e modificato dall'articolo
89, comma 8, della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, sono apportate le seguenti
modifiche:
a) il comma 3 bis è così sostituito:
"3 bis. In deroga a quanto disposto dai commi precedenti, gli strumenti
urbanistici generali dei comuni possono prevedere l'inserimento di nuove costruzioni
nelle zone di rispetto dei boschi e delle fasce forestali per una densità edilizia
territoriale massima di 0,03 mc/mq; il comparto territoriale di riferimento
per il calcolo di tale densità edilizia è costituito esclusivamente dalla zona
di rispetto. Per le opere pubbliche, la densità fondiaria massima in deroga
è consentita fino a 1,5 mc/mq";
b) al comma 4 le parole "comma 2" sono sostituite con le parole
"comma 3 bis"; alla fine è aggiunto il seguente periodo: "I predetti
pareri non sono necessari per le opere previste dai piani attuativi già approvati
alla data di entrata in vigore della presente legge";
c) ai commi 7, 8 e 9 le parole "comma 1" sono sostituite con
le parole "commi 1, 2 e 3".
Art.
43.
Entrata in vigore
1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Regione siciliana ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione.
2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare
come legge della Regione.
Palermo, 19 maggio 2003.
|
CUFFARO |
Assessore
regionale per i lavori |
SCAMMACCA
DELLA BRUCA pubblici |
Assessore
regionale per il territorio |
PARLAVECCHIO
e l'ambiente |